STORIE DI CARRARA
GUIDE TURISTICHE VISITE GUIDATE AL CENTRO STORICO
La visita guidata del centro storico è un affascinante viaggio attraverso la Carrara medievale, quella Rinascimentale per finire con la Carrara Ottocentesca. 1000 anni di storia economica, sociale e urbanistica della “Città di Marmo”.
La storia di Carrara, il suo sviluppo economico e urbanistico vanno di pari passo con la storia del suo marmo. L’estrazione iniziò in età Romana ma a quel tempo Carrara non esisteva, o meglio c’era sicuramente un piccolo insediamento in quel luogo, ma la città romana di riferimento era Luni.
Si inizia a menzionare Carrara in alcuni documenti del X° secolo D.C. ma ancora non si citano le cave di marmo. Esse vengono menzionate per la prima volta un secolo più tardi e potremmo dire che da quel momento Carrara inizia a prosperare e svilupparsi per merito dell’industria del marmo. Materiale che viene usato diffusamente per la costruzione degli edifici cittadini, per arredo urbano e per i suoi monumenti.
Possiamo dire che Carrara può essere chiamata a pieno diritto “LA CITTA’ DI MARMO” perché costruita e abbellita attraverso i secoli usando la sua pietra bianca e splendente.
Il nostro viaggio attraverso i secoli inizia nel medioevo (XI-XII-XIII secolo) quando il nostro marmo cominciò ad essere richiesta dalle grandi e ricche città del tempo: Genova, Pisa, Lucca, Firenze, per costruire e abbellire le loro chiese e palazzi. L’abitato di Carrara, che già agli inizi del 1200 si era organizzata come libero Comune, poco alla volta si sviluppò intorno al Duomo lungo la via S. Maria, e mano amano che la popolazione cresceva nacquero altri piccoli quartieri aldilà del fiume.
Ci son voluti 3 secoli per completarlo, interamente realizzato (non rivestito) in blocchetti di marmo, il Duomo di S. Andrea e la piazza antistante rimase il cuore pulsante della vita cittadina a quando alla fine del 1400 Carrara passò nelle mani dei Malaspina.
Durante tutto il 1500 i Malaspina consolidarono il loro controllo sulla città ma soprattutto sull’industria del marmo affidandosi a un gruppo di famiglie nobili che fornirono loro i mezzi economici per consolidare il potere in città trasformando Carrara da libero comune in una vera e propria Signoria di stampo rinascimentale con a capo la dinastia dei Malaspina. Il governo di questa famiglia sul principato di Massa e Carrara durò praticamente fino all’unità d’Italia (alla metà del ‘700 il principato fu annesso per questioni dinastiche al Ducato di Modena).
Il marmo bianco di Carrara continuava a essere molto richiesto, ed è interessante notare come in questo periodo anche l’assetto urbanistico di Carrara cambiò radicalmente, i Malaspina infatti crearono la piazza Alberica (il nome deriva da Alberico Cybo Malaspina) circondata da una imponente serie di palazzi nobiliari costruiti tra la metà del ‘500 e la metà del ‘600 dove avevano dimora le famiglie dei notabili cittadini. Questa piazza divenne il nuovo centro politico ed economico della città a scapito dei quartieri di epoca medievale. I malaspina portarono anche l’acqua corrente in città, allargarono la cinta muraria, pavimentarono strade e piazze, promossero la costruzione di nuove chiese in accordo con la Controriforma imperante in Italia, tutto questo con lo scopo di dare prestigio alla città e di conseguenza alla dinastia governante.
Questo assetto urbanistico rimase praticamente inalterato fino all’Unità d’Italia. Questo periodo corrisponde all’abolizione dei privilegi nobiliari, che per secoli avevano ingessato l’economia cittadina, di questa ondata di libertà si avvantaggiarono molte nuove famiglie, spesso di cavatori e provenienti dai paesi del marmo, salirono alla ribalta dell’economia cittadina. Esse finanziarono la costruzione di nuovi quartieri che occuparono la parte a est della città fuori dalle antiche mura che vennero abbattute per fare posto a nuove strade e quartieri. A questo periodo risalgono edifici pubblici come il teatro dei Animosi e sessant’anni dopo anche il Politeama, la Camera di Commercio, la Banca d’Italia, le scuole, e molti edifici privati (villette, palazzi di appartamenti). Due gradi nuove vie di comunicazione furono aperte: la Ferrovia Marmifera, che collegava le cave di marmo alle segherie e al porto; e il viale xx Settembre ancora oggi arteria viaria principale che collega il centro storico a Marina di Carrara.
Finiamo con una bella passeggiata attraverso il centro storico di Carrara. Qui trovate alcune proposte per visitare la città ed il suo territorio.